Come prendersi cura di un bonsai

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Come prendersi cura di un bonsai

Curare un bonsai non è poi così difficile come normalmente si crede. Ricordiamo che in linea di massima ha bisogno delle stesse cure normalmente prestate alle altre piante. I classici decessi dei bonsai infatti sono solitamente dovuti al fatto di aver dimenticato di annaffiarli o, altrettanto spesso, alla errata esposizione: bonsai da esterno si vedono morire in casa, magari sistemati su di un termosifone, e bonsai da interno si vedono congelare sul balcone.

 

E allora?...seguiamo questi piccoli consigli!

 

 

1. La prima cosa da fare è trovare la giusta collocazione al bonsai.

  • Se è un´essenza da interno, va ovviamente sistemato in casa ma facendo attenzione a non posizionarlo vicino ad una fonte di calore (come un termosifone) né ad esporlo a correnti d´aria. Inoltre, sceglieremo un luogo molto luminoso ma non attaccato ad una finestra dove batte il sole perché il vetro funzionerebbe come una lente e rischierebbe di bruciare il nostro benamato. Poi, in primavera/estate quando la temperatura supera i 15°, potremo, anzi dovremo, sistemarlo all´esterno in modo da permettergli di rinvigorirsi.
  • Le essenze da esterno dovranno necessariamente essere collocate all´aperto, pena un forte indebolimento o la morte. Ma anche in questo caso conviene stare attenti a sistemarle in pieno sole o a mezz´ombra come richiesto dal singolo tipo di pianta e, in ogni caso, in un luogo dove vento forte, grandine ed eventuali animali non possano danneggiarlo.

 

2. Scelta la nuova dimora del nostro bonsai la prima cosa da tenere a mente è: non dimenticare di annaffiarlo!

annaffiatura è infatti fondamentale per il bonsai più che per le piante perché il vaso che lo contiene dispone di ben poca terra che, soprattutto d´estate, si asciuga molto in fretta pregiudicandone la vita. Non bisogna, però, neppure esagerare, dal momento che alcune specie non gradiscono molta acqua. Vale comunque la regola di toccare il terriccio con le dita per capire se è umido o asciutto e quindi, se asciutto, annaffiare.

Utilizziamo invece un annaffiatoio munito di diffusore a getto fine, in modo da bagnare il terriccio uniformemente e senza smuoverlo. È altresì molto utile nebulizzare la chioma del bonsai, soprattutto per le essenze da interno che sono costrette in ambienti chiusi e secchi. In ogni caso, non preoccupatevi!! Perché col tempo sarete in grado di capire "ad occhio" le esigenze idriche, e non solo, del nostro prediletto.

 

3. Un´altra cosa importante, spesso dimenticata, è che il bonsai, non essendo un soprammobile, come ogni essere vivente ha bisogno di nutrirsi, e non solo di bere!! Dobbiamo, quindi, provvedere a fertilizzarlo periodicamente, di solito dall´inizio della primavera all´autunno inoltrato, escludendo i mesi più caldi dell´estate e seguendo le esigenze della specie in questione.

Come tipo di concime, bisogna utilizzare quello consigliato per il tipo di pianta, ma, se non ne disponiamo o non sappiamo quale usare, possiamo anche adoperare un generico fertilizzante commercializzato come specifico per bonsai, o un normale concime bilanciato minerale (meglio se arricchito di oligoelementi) di quelli normalmente in commercio. In tutti questi casi ricordiamo, però, di non esagerare con le dosi, ma di seguire attentamente le istruzioni della casa produttrice, magari diluendolo un po’ più di quanto scritto, perché un eccesso di concime può addirittura essere letale per il nostro bonsai.

 

4. Un ultimo consiglio riguarda la potatura ed il rinvaso. La prima è necessaria per contenere il bonsai nella sua forma attuale ed evitare che perda la linea che tanto faticosamente si era impostata. Il rinvaso è altresì necessario, di solito ogni due o tre anni, dal momento che le radici, avendo a disposizione pochissimo spazio, finiscono per intasare tutto il vaso e devono quindi essere potate, oltre al fatto che il terriccio sfruttato va sostituito. Entrambe queste operazioni hanno bisogno di una mano esperta, per evitare danni irreparabili. Per questo consigliamo, nel caso vogliate provarci, una attenta lettura di testi specializzati e, nel caso non vogliate arrischiarvi, di contattare un centro bonsai o comunque uno specialista del settore.

 

 

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