Cleistocactus

cleisocactus pianta grassa arbustiva molto fiorifera fusto eretto cilindrico luce sole poca acqua

Cleistocactus
scheda di mantenimento
Al genere Cleisocactus appartengono circa 50 specie arbustive e molto fiorifere che nel loro habitat naturale possono raggiungere anche i due metri d´altezza. Presentano un fusto non molto alto che si presenta eretto e cilindrico attraversato da sottili costolature longitudinali, con areole molto ravvicinate l´una alle altre. I fiori sbocciano in primavera o in estate, che si sviluppano nella parte superiore della pianta e spesso si presentano disposti tutti verso lo stesso lato; sono tubolari estratti e non si aprono mai completamente. Dalla particolare struttura del fiore deriva il nome di cleistocactus, dal greco kleistos, che significa chiuso. Gli stami gialli fioriescono dal fiore in modo particolare. Queste piante prediligono zone luminose e anche soleggiate. Si tratta di piante che non tollerano il gelo; in inverno la temperatura non deve scendere sotto i 5°C. Gli esemplari giovani necessitano di temperature piu´ elevate. Le innaffiature devono essere, come per tutte le cactacee, moderate. Importante e´ il rapporto fra acqua e temperatura: l´umidita´ e´ maggiormente tollerata se la temperatura e´ elevata; mentre se fa freddo e´ necessario che l´ambiente e il terreno siano asciutti. Durante il periodo di attivita´ vegetativa e´ consigliabile somministrare tramite le innaffiature un fertilizzante liquido ogni due settimane. I cleistocactus si possono moltiplicare per semina utilizzando semi freschi; la terrina deve essere ben drenata e colma di miscuglio da seme per cactacee; i semi si pongono sulla superficie del composto senza interrarli. Successivamente il contenitore si ricopre con un vetro e si pone in un luogo caldo e luminoso. Per la germinazione e´ necessario attendere alcuni mesi. In caso di attacco da parte delle cocciniglie, che colpiscono prevalentemente le foglie, si procede asportando gli insetti manualmente con un batuffolo di cotone imbevuto nell´alcool denaturato. Il peggior nemico di queste piante e´ il marciume della base che assale piante mantenute in condizioni di freddo umido.
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