Lo splendore delle montagne

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Lo splendore delle montagne
E’ una pianta immancabile in cucina e soprattutto con l’inizio dell’estate serve ancora di piu’ per insaporire insalate varie e pomodori, ma anche grigliate di carne. E’ l’origano il cui nome deriva dal greco oros cioe’ monte e genos splendore o delizia, anche se la varieta’ comune d’origano oggi conosciuta venne introdotta in Europa solo nell’epoca delle crociate. Cresce spontaneo in prati e radure soleggiati, dalle colline vicino al mare fino all’alta montagna, 1800 metri. E’ un’erbacea perenne con fusto eretto e foglie ovali, i fiori sono rossi e crescono in pannocchie terminali da luglio a settembre, riempiendo l’aria di un profumo inconfondibile. E’ una tipica pianta aromatica mediterranea anche se in estremo oriente e’ spesso coltivata vicino ai templi buddisti: simboleggia infatti la ricerca interriore. L’uso prevalente e’ in cucina: l’origano si adopera secco, per ottenerlo basta raccogliere i rametti nei mesi piu’ caldi e riunirli in mazzi, privarli dei fiori e lasciare essiccare appeso all’ombra in un locale ben areato, una volta pronto si sfrega per ottenere le foglie che andranno conservate in un vaso di vetro.
Oltre ad utilizzarlo per cucinare l’origano ha anche diverse proprieta’ curative. L’infuso di fiori e foglie ha potere digestivo, mentre l’olio essenziale viene utilizzato come potente antisettico, serve per combattere i dolori reumatici e previene la caduta dei capelli. I fiori possono essere usati contro raffreddore, tosse e infezioni bronchiali tramite inalazioni e vapori caldi unito a dell’eucalipto, mentre le foglie, in decotto, possono essere utili per un bagno tonificante. Una tazza d’infuso d’origano prima dei pasti favorisce l’appetito, ma puo’ anche servire per come analgesico contro il mal di denti. Viene anche usato per pulire le ferite e per aiutare la cicatrizzazione di queste.
L’origano puo’ essere facilmente coltivato in giardino, ha bisogno di un terreno non molto acido e di una buona esposizione al sole. Si semina alla fine dell’inverno, mentre se si acquistano piante queste andranno messe a dimora a maggio.