Bonsai da esterno: il pino

Bonsai da esterno: il pino

Bonsai da esterno: il pino
Il nome latino Pin deriva dal celtico pin (montagna e roccia) in considerazione della capacita´ di questa specie di vivere in terreni pietrosi. Il suo legno e´ utilizzato dall´antichita´: e´ il migliore in ebanisteria e quello di minor peso per gli imballaggi. La sua corteccia, astringente, e´ stata utilizzata per conciare le pelli. Gli aghi erano usati in passato come alimento per il bestiame nei mesi freddi e per infusioni, contro catarro e bronchiti. Dai Pini si ottiene la trementina: si scorteccia il tronco, si fa solidificare la resina, che viene poi distillata con vapore acqueo e si ottiene cosi´ la trementina o acquaragia, lasciando come residuo la resina. La trementina si usa (oltre che in cosmesi e pittura) come impasto ed unguento contro i reumatismi e come prodotto antisettico e balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. Bruciando la legna lentamente si ottiene un´altra resina, di colore nero, usata per combattere la rogna nel bestiame. Infine e´ noto a tutti il gradevole sapore dei pinioli in pasticceria e gastronomia. I Pini, sia le varieta´ autoctone che quelle di importazione, occupano il primo posto tra le specie piu´ apprezzate come bonsai. Si tratta di una specie longeva che ha dimostrato di poter vivere, coltivata come bonsai, per centinaia di anni. Per molti e´ stato sicuramente il primo approccio all´arte bonsai, magari raccogliendo un vecchio esemplare tra le fenditure di una roccia. Specie austera e rustica non sopporta una permanenza in casa di oltre due o tre giorni; vive all´esterno, esposta al sole, aria, caldo e freddo. L´innaffiatura deve essere eseguita con cautela e questa e´ una regola generale: non sopportano l´eccesso di acqua. Sebbene qualche varieta´ non sopporti la siccita´ e´ bene innaffiare solo quando la terra e´ quasi asciutta, evitando di mantenere il substrato costantemente umido. Il terriccio deve essere sciolto, con granelligrossi e drenaggio perfetto. Per constatare che la porosita´ sia sufficiente si bagna il substrato: se l´acqua viene assorbita immediatamente va bene. Malgrado l´ampia distribuzione geografica di queste piante, dovuta alla loro adattabilita´ ad ambienti poveri di alimenti, come bonsai richiedono una concimazione frequente. Utilizzare concime organico in pastiglie, a lenta cessione. Le infezioni piu´ comuni sono attacchi di lecanidi, di cocciniglie cotonose e la fumaggine. Se necessario si utilizzi un insetticida specifico, con particolare attenzione ai dosaggi e, comunque, partire sempre dal minimo dosaggio.
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