Ricostriure la storia del Bonsai e´ molto difficoltoso in quanto la cultura orientale e´ orale. Cio´ che sappiamo oggi deriva da una analisi fatta su stampe e quadri che precedono la nascita di quest´arte. Dagli scritti giunti fino a noi abbiamo solo qualche cenno che riguarda la sua origine e il suo sviluppo. Sembra che le prime piante coltivate in vaso, non ancora chiamate bonsai, risalgono a prima del 1500 a.C.: per necessita´ alcuni nomadi cinesi si poratavano appresso essenze officinali. In Cina, durante la dinastia Tsin (265-420 d.C.), s´inia a parlare di Pun-Sai e durante la dinastia T´ang (618-907) nasce il termine Pun-Ching. Il primo termine significa letteralmente piante in vaso, mentre il secondo sta a significare un albero contenuto in un vaso circondato da un paesaggio. L´arte raffinata del Pun-Ching sviluppa in Cina grandi scultori capaci di realizzare intorno ad un albero un vero e proprio ambiente costituito da fiumi, case, montagne, animali e persino persone. Creare paesaggi alla base di un bonsai non e´ un fatto meramente estetico, ma e´ un metodo religioso per esprimere armonia tra il mondo trascendentale e la terra. In quest´area di contemplazione molti uomoni di affari, poeti e letterati abbandonano tutto´ cio´ che riguarda problemi di stato per dedicarsi alla piacevole coltura di alberi in vaso. Intorno al XI secolo si diffonde in Giappone il Buddismo praticato in cina, dove adottato e trasformato, prende il nome di buddismo Zen. Tale religione porta all´interno della cultura giapponese il bonsai. Da allora assistiamo ad un´evoluzione di stile e ad un perfezionamento della tecnica. Nel periodo Muromachi (1333-1573) il bonsai comincia a cambiare, le rocce vengono eliminate e la pianta viene inserita in cassette di legno, data la scarsita´ di vasi in ceramica, quasi unicamente importati dalla Cina. Da questo momento nasce uno stile essenziale: lo stile su roccia. L´incremento della produzione di vasi di ceramica facilita la diffusione dell´arte bonsai. Questi preziosi alberi giungono in occidente solo all´inizio del XX secolo, quando il Giappone apre le porte alla modernita´ e si allontana dalla mentalita´ feudale. Le prime apparizioni documentate del bonsai in Occidente si hanno durante la III esposizione Universale di Parigi (1978), dove i bonsai, durante un´asta, raggiungono un valore inestimabile. Da una esposizione tenuta nel 1909 a Londra, il bonsai si e´ diffuso anche in America, probabilmente grazie alla presenza di immigrati giapponesi. Nel corso degli anni anche l´Italia e´ influenzata da questa antica tradizione, fenomeno testimoniato dalla nascita di tante associazioni che diffondo l´arte bonsai. L´interesse a questa cultura si dimostra anche con il moltiplicarsi di mostre, convegni e corsi che manifestano il desiderio di conoscere i fattori culturali che hanno generato questa tradizione e l´hanno trasformata in arte.
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