Passiflora

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Passiflora
Durante un´esplorazione della foresta amazzonica fatta nel XV secolo, alcuni conquistatori spagnoli scoprirono la passiflora. I missionari gesuiti che li accompagnarono riconobbero nella corona di frange al centro del fiore, la corona di spine della crocifissione di Cristo. Per questo motivo chiamarono la pianta Passiflora incarnata, cioe´ fiore che incarna la passione. Verso la fine del XIX secolo alcuni medici americani scoprirono le sue proprieta´ calmanti. Infatti, i flavonoidi che la pianta produce inducono ad un rilassamento muscolare conciliando il sonno. La passiflora si dimostra un calmante naturale tollerato positivamente dall´organismo. Il genere passiflora comprende 300-500 specie di arbusti rampicanti che crescono spontaneamente nelle regioni tropicali e subtropicali. I rami sono muniti di numerosi viticci che la pianta utilizza per aggrapparsi a diversi supporti. Le foglie sono tigitatopartite o lobate; i fiori sono ermafroditi o unisessuati, grandi, solitari o riuniti in infiorescenze che possono essere di diversi colori: bianco, giallo, verde, blu, viola o rosso. Il calice e´ diviso in cinque sepali generalmente colorati nella parte interna. La passiflora genera un frutto costituito da una bacca succosa e carnosa, commestibile in alcune specie. Nel periodo vegetativo e durante la fioritura la passiflora va innaffiata abbondantemente e regolarmente. Nei mesi di novembre e dicembre innaffiature si riducono sensibilmente. Si consiglia di fertilizzare con letame stagionato nel periodo di primavera. La passiflora si puo´ moltiplicare facilmente per talea. Le talee si realizzano nel periodo primaverile asportando i getti piu´ giovani, lunghi 15 cm circa, e piantandoli in piccoli vasi con terriccio leggero e torba. La stessa combinazione di substrato si puo´ utilizzare per la semina. Le piantine ottenute in un modo o nell´altro si ripicchiettano in vasetti. La passiflora puo´ essere attaccata dal virus del mosaico del cetriolo che provoca la comparsa di piccole macchie gialle prima sulle foglie poi sulle nervature. Si puo´ combattere solo a scopo preventivo eliminando dal giardino o dal terrazzo le piante colpite.