Coda cavallina

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Coda cavallina
La coda cavallina, o equiseto, e´ una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Equisetacee. Questa pianta e´ da considerare come un fossile vivente giacche´ e´ l´ultima superstite di una specie molto diffusa nell´era paleozoica. Riconoscere questa pianta e´ semplice in quanto si presenta con un aspetto molto singolare. Le sue foglie, infatti, sono rami segmentati, verdi, ruvidi al tatto che assomigliano a crine di cavallo. Dal rizoma nascono due tipi di fusti, fertili e sterili. I fusti fertili, alti tra i 20 e i 30 cm, si sviluppano in primavera; sono cilindrici, di colore chiaro, muniti all´apice di uno strobilo oblungo, formato da numerosi verticilli contenenti le spore che, raggiunto il livello di maturazione, si spargono sotto forma di polvere. I fusti sterili spuntano nel periodo estivo e possono avere un´altezza variabile tra i 20 cm e 1 metro. Grazie alla ruvidezza delle sue foglie, un tempo l´equiseto era utilizzato per lucidare i metalli e il legno. I contadini impiegavano questa pianta anche in cucina come alimento in sostituzione a carne e pesce per le sue qualita´ nutritive. Per cio´ che concerne le innaffiature non richiede interventi idrici particolarmente abbondanti; mantenere il terreno umido e fresco. E´ possibile moltiplicare la coda cavallina dividendo i rizomi striscianti o seminando le spore sul terreno. Lumache e chiocciole, che appaiono solo di notte, sono ghiotte delle foglie e possono causare danni. E´ possibile eliminarle spargendo intorno alla piante esche avvelenate. Se la pianta e´ colpita dagli afidi, effettuare ripetuti trattamenti con litotamnio, cenere di legna e polvere di roccia. Le qualita´ mediche dell´equiseto sono conosciute fin dall´antichita´. Questa pianta erbacea, infatti, e´ ricca di silicio, sostanza utile nel processo di calcificazione delle ossa. Il silicio, inoltre, aiuta lo sviluppo del tessuto connettivo. Infine, ricordiamo che la pianta contiene flavonoidi, sostanze diuretiche che depurano il sangue.